volevo mettere un po´di colori svedesi al blog e magari scrivere la storia della bandiera e...
mi sono imbattuta in questo articolo oggi (si, non avevo proprio un cavolo da fare!). credo sia allucinante l´argomento...e che si siano generate una serie di stupide reazioni a catena.
"“Ridicolo” è stato il commento sia dei ragazzi sia degli “adulti” che, per paura di apparire xenofobi agli occhi degli immigrati, sono costretti a rinunciare al simbolo più importante, la bandiera."
eh eh, anche tu però vai a prendere quel sito sfigatissimo.. xD comunque, da una cultura aperta mentalmente come quella svedese, non mi sorprende che riescano a concepire dei sacrifici per far sentire gli altri a proprio agio. certo, viene da chiedersi se poi abbia effettivamente senso rinunciare alle proprie tradizioni per un capriccio religioso, ma io lo vedo più come un atto di tolleranza che non una colpevole rinuncia. in ogni caso, il contrario dei giapponesi: qui... o ti adegui alle usanze locali, oppure ti adegui, non c'è una seconda via. magari, visto che sei "ospite" in un'altra nazione, è giusto che sia così; ma in ogni caso l'esempio svedese di rinunciare alla propria bandiera è sicuramente... illuminante. magari però le persone a cui era stato offerto avrebbero dovuto rifiutare, dicendo "apprezziamo il gesto ma vi rispettiamo come voi rispettate noi", averlo accettato mi sembra scortese. oddio quante pippe mentali, sto diventando giapponese? xDD
RispondiEliminaper le serrande: a me sembra così geniale come principio: niente luce che entra, il freddo d'inverno ed il caldo d'estate restano fuori... possibile che ci abbiamo pensato solo noi italiani? (e magari i persiani? xD)
per il giapponese, devo dire che non è poi così difficili: la grammatica è abbastanza basilare, l'unica cosa difficile sono gli ideogrammi e le proposizioni; comunque non è impossibile come sembrava all'inizio!! sono felice di sapere che anche per te la lingua non è un problema insormontabile!!
a presto!! (^_^)
Marco