giovedì 9 ottobre 2008

gli svedesi e i compiti in classe

Qualche tempo fa cé´stata la prova di matematica, ovviamente non sapevo cosa aspettarmi dato che il sistema scolastico e´totalmente differente, beh, ho affrontato la prova e ora sono qui per parlarvene:

Ogni prova si svolge in un aula magna chiamata AULAN (l´aula) a cui partecipano le classi gemelle di ogni corso. ad esempio: io sono nel secondo anno del corso natur programmet sezione A, la classe gemella e´la B.
In quest´aula vengono disposti una sessantina di banchi da due posti ma con una sedia (quindi un banco ciascuno) oppure vengono messe due sedie e al centro del banco un divisore, si, come quando uno fa i castelli con i quaderni alle elementari.
L´insegnante si trova alla cattedra e, detto da una che se ne intende, non ti si fila per niente. Ma questo non desiste gli studenti svedesi dall´avere un comportamento retto e distinto.
una delle cose che piu´mi ha colpito e´stato il fatto che non cé´stata la corsa agli ultimi banchi.

Vi confesso pero´che ho visto due che parlavano tra di loro. e´stata una scena fantastica: questi tizi si trovavano in ultima fila. impossibili da visualizzare dall´insegnate, si sono detti il risultato di un equazione, ma con la paura negli occhi e i muscoli in tensione, sembrava una scena di quesi film d´azione quando il protagnista si ritrova a dover combattere la battaglia piu´dura.
E pensare che in italia (non io, non i miei amici, mi e´stato raccontato da degli amici di milano!!!) il giorno prima del compito non si studia, si fa un piano d´attacco per i foglietti e i suggerimenti, tipo preparazione militare alla guerra.

Mmm, anch´io ho tentato il suggerimento ma non c´e´proprio nulla da fare, non e´nel loro DNA, sono troppo innocenti(!!). vabbe´appartegli scherzi...
In Svezia tutto cé´tranne la cultura del sotterfugio. ti vengono dati i tuoi spazi, le tue pause e non cé´nulla che ti manchi, qundi nulla da fare di nascosto, se qualcosa non va lo dici, cé´molto piu´dialogo, e si aspettano da te la stessa responsabilita´, nella scuola e non solo.

3 commenti:

  1. per l'indole e l'attitudine svedese ai compiti in classe, temo che solo noi italiani siamo abituati a dei sotterfugi del genere... qui in Giappone quando gli dico dei metodi italiani, sgranano gli occhi! xD
    ah, e comunque gli schemi dei bigliettini se li fanno anche manfredi e co.

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  2. non avevo colto, ti facevo più innocente xDDD
    in effetti la marcia è senz'altro simile, però almeno un pregio ce l'ha: non hai diecimila giapponesini festosi e sorridenti che appena rallenti il passo ti sommergono di "suu tieni duro non mollare! vengo col tuo passo, andiamo insieme, accelera un po', andiamo su ce la puoi fare" ed io "(ma che palle già è tanto che sti 30 km me li faccio, almeno datemi tregua!) no no tranquillo vai pure..."
    xD

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  3. carlotta, cerca di non esportare le cattive abitudini italiane in Svezia, quindi.......non copiare.
    ciao giu e cary

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